Il filo conduttore tra i collant e i Black Sabbath esiste. Ed è di nylon.
- DB
- 25 ott 2024
- Tempo di lettura: 2 min
C’era una volta Django Reinhardt, celebre musicista jazz che, a seguito di un incidente, si ritrovò a suonare con anulare e mignolo atrofizzati, trovandosi a inventare un modo per poter continuare a suonare la chitarra. Nasce cosi la “rullata di scala cromatica” con un solo dito, una tecnica che i jazzisti padroneggiano ancora oggi. E mentre penso al filo di nylon delle corde della chitarra di Django Reinhardt, mi vengono in mente le prime calze in nylon, introdotte sul mercato dalla DuPont nel 1939, quando il musicista stava per compiere 30 anni. Un anno importante anche per la musica rock: proprio nel 1939 esce infatti Roll 'Em Pete, uno dei primi singoli a porre le basi per la musica rock.

Arrivano gli anni ’40 e con loro la seconda guerra mondiale: quasi la totalità della produzione di nylon viene destinata alla fabbricazione di attrezzature militari ma noi non perdiamo il filo. Le donne dell’epoca prendono l’abitudine di disegnare una riga nera sul polpaccio per simulare l’effetto delle calze sulle loro gambe.
Negli anni ’50, con l’invenzione dei collant, le calze di nylon conquistano le gambe delle dive di Hollywood, cambiando il modo di vestire al pari di quanto stava avvenendo nella musica, con l'ascesa di Elvis Presley e l'invenzione del termine “rock and roll”, che risale proprio a questo periodo.
E i Black Sabbath? Quale filo di nylon li lega alla nostra storia? Potrebbe essere quello dei collant della moglie del batterista Bill Ward, gli stessi che lui indossa nella copertina dell'album Sabotage, dato che si era presentato allo shooting senza pantaloni. Ma in realtà c’è di più. Tony Iommi, unico componente fisso della band, cadde in depressione a seguito di un incidente in fabbrica, durante il quale si amputò le falangi di medio e anulare. Il suo capo gli prestò dei dischi di Django Reinhardt, che pare gli diedero la forza necessaria per fondare i Black Sabbath, continuando a suonare la chitarra e dando vita all’heavy metal.

E così, un semplice filo di nylon, con la sua resistenza e la sua leggerezza, è riuscito a tessere una trama che attraversa parecchi decenni, intrecciando moda, musica e storia.
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